A Rieti il primo ristorante con la Carta dei Peperoncini




La Palazzina di Rieti é il primo ristorante italiano a lanciare la Carta dei Peperoncini

Dopo la carta dei vini, la carta dei dessert e quella delle acque, ecco arrivare a Rieti la Carta dei Peperoncini, lanciata dalla Trattoria La Palazzina come novità piccante in seno al progetto “Officina del Peperoncino”, vero e proprio laboratorio permanente nato sulla scia del grande successo della Fiera Campionaria Mondiale del Peperoncino “Rieti Cuore Piccante”.

“L’Officina del Peperoncino é nata quasi per gioco dalla mia passione per la cultura piccante, ed é stata pensata come una fucina di idee innovative, un luogo dove sperimentare ricercatezze e sapori piccanti , abbinamenti insoliti, soprattutto per I ’fanatici’ del peperoncino” - spiega Giuseppe Amici, che dalla sua vanta un’esperienza familiare ultracentenaria nell’ambito della ristorazione (dal 1880), tanto da essere stato premiato dalla Camera di Commercio come la “famiglia di ristoratori più antica di Rieti”.

“Dopo quasi un anno dal lancio dell’Officina e dopo molti esperimenti ed accostamenti a cui anche I nostri clienti hanno contribuito – prosegue Amici – abbiamo deciso di offrire qualcosa di più che una sfilza di piatti a base di peperoncino, ma una vera e propria Carta dei Peperoncini, da scegliere in base al grado di piccantezza, alla provenienza o all’abbinamento consigliato”.

Da lunedì 24 marzo infatti, sarà possibile trovare insieme al Menù del ristorante la Carta dei Peperoncini, una lista che comprende ben 50 diverse specie di capsicum provenienti da tutto il mondo e coltivate in loco, grazie al progetto del Campo Catalogo di peperoncini portato avanti dal Centro Appenninico Carlo Jucci e alla collaborazione con Les Epiciers di Rieti, fornitori delle molte piante aromatiche biologiche usate dalla trattoria.

I peperoncini coltivati nella Piana Reatina sono stati selezionati dal ristorante, alcuni travasati e conservati in serra durante l’inverno, mentre altri sono stati raccolti e sottoposti ad abbattimento di temperatura, in modo da conservarne intatte tutte le proprietà organolettiche.

Sarà così possibile, senza dover aspettare l’evento mondano Rieti Cuore Piccante, degustare fin da questa primavera il famosissimo e letale Trinidad Scorpion, che si consiglia di maneggiare letteralmente “con I guanti”, il messicano Ancho Poblano, poco piccante ma eccezionale con gli spaghetti, o ancora il meno noto Black Knight, consigliato in abbinamento con le zuppe di legumi.

Il ristoratore ideatore della Carta, sor Peppe Amici, sarà a disposizione della clientela per consigliare I “piccantofili” sugli abbinamenti possibili e sulle modalità di degustazione dei peperoncini.

La lista sarà inoltre consultabile sul blog dedicato www.officinadelpeperoncino.org ,con la massima apertura a proposte di nuovi abbinamenti, suggerite da tutti gli amanti del peperoncino.

Tra I sapori piccanti
dell’Officina del Peperoncino, non solo peperoncini freschi ma anche piatti ricercati con prodotti italiani di alta qualità e salse a base di peperoncino, come la Nduja biologica di Calabria o il Peperoncino Spalmabile del birrificio Alta Quota.

La Trattoria La Palazzina e la sua Officina del Peperoncino sono aperti tutti I giorni dell’anno, con possibilità di stemperare gli effetti calienti del peperoncino mangiando all’aperto per tutta la bella stagione.


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